È stata inaugurata nella giornata di ieri, 16 Luglio 2018 a Limone sul Garda, nel Bresciano, la nuova pista ciclopedonale a sbalzo sul Lago di Garda, la quale costeggia tutto il costone roccioso e fluttua sulle sue acque blu.
È considerata da molti ‘la più bella d’Europa’, se non del mondo: l’immensita delle verdi montagne che circondano uno dei laghi più famosi e belli d’Italia. L’uomo sospeso tra le nuvole e gode di pace, meraviglia e quiete, dove è la natura a far da padrone.
«[…] Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno […]»
La costruzione dell’opera si articola in due differenti fasi: una prima, riguardante la messa in sicurezza dell’intera area interessata con il posizionamento di una rete metallica ed una seconda, la quale prevede invece la realizzazione in cantiere e il successivo posizionamento della struttura realizzata interamente in acciaio (grazie al supporto di operai specializzati e aerei di trasporto)
Il costo ammonta a 7 milioni.
La pista sarà lunga complessivamente 7 km ( 2 dei quali inaugurati ieri e realizzati in due anni, i restanti entro il 2021) e collegherà Capo Reamol a Limone sul Garda con il confine del Trentino Alto Adige, costeggiando la Strada Statale 45bis Gardesana.
All’inaugurazione presente anche il neo Ministro delle Infrastrutture Toninelli il quale ha dichiarato: “Il progetto mobilità dolce è quello che permette all’Italia di valorizzare il turismo”
Questa pista sembra voler rappresentare il simbolo di un Italia sempre più architettonicamente “europea”, di un Paese che ha deciso di valorizzarsi.
È di progetti come questo, infatti, innovazioni nate da idee avanguardistiche, quello di cui si ha necessità. Progresso infrastrutturale ma commisurato alle tipicità che caratterizzano e rendono unico il suo, invece, atipico paesaggio riuscendolo a valorizzare avendone anche rispetto.
Perché è solo dal futuro che guarda al passato che nasce il miglioramento.
«Immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare»
(Citazioni da “L’infinito” di Giacomo Leopardi)