Il musical è un genere di rappresentazione teatrale e cinematografica, nato negli USA tra l’800 e il 900, che affascina tutte le età e i sessi.
Il corrispettivo italiano è la commedia musicale. La particolarità di questo genere è data da una scena che presenta recitazione, musica, canto e danza che sono messe in atto in modo spontaneo e naturale così da creare un’armonia ad essa.

In questo genere ogni particolare risulta indispensabile per la riuscita dello spettacolo, dai costumi alla scenografia senza dimenticare gli i performers (cioè gli attori) che devono essere in grado di comunicare emozioni.
Il musical va, inoltre, attentamente distinto dal teatro-danza: quest’ultimo, infatti è nettamente più complesso in ogni suo aspetto.
Il musical nasce poco dopo la metà dell’800 da ceti popolari americani,
e si sviluppa come una forma di teatro per le masse. La sua struttura ed il suo stile permette allo spettatore di poter seguire lo spettacolo come nel teatro di varietà, risultando più semplice e leggero.
E’ bene distinguere due tipi di musical: teatrale e cinematografico.
Il primo si presenta come prodotto di botteghino, lavorando per il ‘tutto esaurito’ con repliche talvolta di migliaia di giorni, ma tentando anche di mantenere la qualità creativa alla ricerca. È un genere che non s’affida al genio di un solo artista: il successo e il valore di un musical dipendono innanzitutto dalla perfetta collaborazione tra uno scrittore e un musicista.
Il secondo si contraddistingue per l’identità linguistica che si aggancia all’essenza cinematografica grazie al perfetto legame tra regista, coreografo e protagonisti.

