Cos’è We Africa?
Si tratta di un’organizzazione no-profit, fondata da Adriano Nuzzo e dalla moglie Giulia Bassano. Il motore di We Africa è Dio: i loro obiettivi sono fondati su principi cristiani e sulla fede.
Nel 2013 Adriano incontra per caso a Lecce un missionario, Umberto Trapi, il quale gli racconta della propria vita in Burkina Faso, e Adriano decide di partire l’anno seguente per due settimane. Giunto lì nel Dicembre del 2014, racconta che i suoi occhi hanno visto cose terribili: condizioni tremende in cui ogni giorno il popolo burkinabè vive; ma a colpirlo non sono stati solo tali condizioni, bensì il calore di questo popolo.
Tornato a casa, Adriano racconta tutto alla moglie, affermando inoltre: “noi dobbiamo fare qualcosa per loro”.
Adriano, essendo un idraulico, ritiene che il suo aiuto debba riferirsi, in primo luogo, al bene essenziale dell’uomo: l’acqua. Così, i suoi obiettivi diventano costruire dei pozzi e sostenere le scuole. Nel Marzo 2015, pertanto, nasce “WE AFRICA”.

Da quel momento, sono stati costruiti dieci pozzi d’acqua, e nel Dicembre 2019 verrà ultimato l’undicesimo; sono inoltre stati ristrutturati degli edifici, adibendoli a classi di scuola elementare; sono stati portati vestiti, scarpe, piccoli giochi, cibo. Adriano racconta che la costruzione di un pozzo richiede 10.000 euro, una cifra sicuramente non facile da raggiungere. Ma grazie a diverse persone che hanno donato, è stato possibile raggiungere questi grandi obiettivi.
Da ultimo, pochissimo tempo fa una madre è fuggita dal proprio villaggio con i propri figli, per evitare l’uccisione ad opera dei jihadisti; e la paura, forse, ha provocato l’interruzione del latte materno. Adriano non ha perso tempo a chiedere, attraverso una Instagram story, di inviare delle piccole donazioni per procedere all’acquisto di latte e biberon sterilizzati. In poco tempo molte persone si sono mobilitate, e questi bambini ad oggi stanno mangiando.
Per nutrirli è stato sufficiente un piccolo gesto.

Cosa possiamo fare noi?
Non dobbiamo credere che noi non possiamo farlo. Volere è potere.
Non dobbiamo convincerci di essere la popolazione che non può aiutare il prossimo perché già non ha abbastanza per se. Basta poco.
Non dobbiamo fare la beneficenza solo per sentirci a posto con la coscienza. La beneficenza è una cosa seria, perché se tale la consideriamo, allora potremo dire che davvero c’è più gioia nel dare che nel ricevere.
Il pensiero che Adriano vuole trasmettere è il seguente:
“Se ce l’ho fatta io, un uomo semplice, un uomo normale, lo può fare chiunque”.
Adriano vuole che il suo messaggio passi come la normalità.
Quello che Adriano fa è normale.
E noi, siamo normali?
weafrica_adrianonuzzo e www.weafrica.org